Raffaela Maria Sateriale

Con la realizzazione di quest'abito ho cercato di unire le competenze e l'esperienza, accumulate nel settore tessile e nell'arte contemporanea, per realizzare un completo e un accessorio fatto con materiali provenienti dalla mia storia familiare (i tessuti sono ricavati da antiche lenzuola dei primi del '900, ricamate a mano per mia nonna Raffaella, con due elle) e da chi, in particolare, mi ha trasmesso passione e attenzione per le attività manuali e per le materie naturali. Infatti i tessuti – come la canapa grezza impiegata solitamente per dipingere - e le fibre sono state recuperate per realizzare forme ed accostamenti, a mio modesto avviso, portatori di innovazione. Il bianco, poi, completa la “visione” del risultato compiuto e del distacco assoluto del soggetto dalla realtà circostante: una sorta di spot straordinario di forme e tagli nel vortice della contemporaneità. Alla base di ogni rinascita, però, c'è sempre un seme. In questo caso il seme è quello della memoria e della tradizione. Su questo sottile legame ho fondato la mia ricerca, che non si ferma e che cerca di soddisfare la mia esigenza estetica come quella dei potenziali utenti.