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LIVORNO – Quest’anno il Premio Rotonda “Mario Borgiotti” si svolge in via eccezionale alla Fortezza Vecchia a causa dei lavori di ristrutturazione dello chalet della Rotonda che hanno reso la pinetina di Ardenza inaccessibile. La mostra, che raccoglie le opere pittoriche e le sculture di artisti labronici e non solo, è una pietra miliare dell’estate artistica livornese. Partita il 26 luglio, in concomitanza con l’avvio di Effetto Venezia, resterà aperta fino al 5 agosto e ospita le opere di 32 artisti. Venerdì 4 agosto si svolgerà la premiazione alle 21.15. Da oggi e nei prossimi giorni, con due uscite al giorno, pubblicheremo le interviste agli artisti che espongono in Fortezza.

da lhttps://www.livornosera.it/recensioni/6313-premio-rotonda-2017-intervista-artisti/

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Raffaela Maria Sateriale, pittrice e poetessa, espone quadri particolarissimi. Qual è il significato? “Lavoro molto sui colori, infatti mi definiscono colorista perché amo il colore forte“. Tra le opere è presente il trittico “I fondali dei miei pensieri“: “Il tema è un leitmotiv che porto avanti da diversi anni e che ripropongo con diverse modalità, in questo caso ho utilizzato una tecnica mista, lavoro quasi sempre con il materico anche se qui ho cercato di sottrarne il più possibile, in altre opere gli oggetti sono molto più presenti”. Cosa usa? “Uso sempre oggetti a me cari, non sono cose improvvisate, ma che conservo e poi tiro fuori e le applico sui quadri in modo che rimangano nel tempo”. In uno di questi spicca una rosa: “Sì, donata da mio marito, in un altro ci sono dei sassolini che avevo raccolto sulla spiaggia e nell’ultimo delle piccole canne fatte essiccare, io li chiamo quadri della memoria e fondali perché ricordano i fondali del mare. E poi sono presenti queste ramificazioni che sono i miei pensieri perché poi mi lascio prendere ed elaboro. I quadri possono quindi essere più o meno pieni di reticoli, ma sono comunque sempre presenti perché rappresentano il mio tratto distintivo“. Anche negli altri tre quadri, seppur figurativi, si ritrovano i reticoli, in essi vengono rappresentati due ballerini che danzano, come mai il tema del ballo? “Seguivo molto i miei fratelli ballerini e mia mamma, ho preso spunto da alcune fotografie e li ho riproposti anche se non sono molto riconoscibili, perché così ognuno può rivedersi in loro”. Anche in questo caso i ballerini sembrano avvolti da reti: “In particolare la rete si interseca proprio in corrispondenza delle mani come a volerli tenere legati perché quando due ballerini danzano sono un tutt’uno, si crea un legame e un’intesa forte”.

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